Linee bus, il sindacato Usb all’attacco: “Capri piena di turisti ma l’Atc riduce personale e corse. E il futuro è ancora più incerto”

Linee bus, il sindacato Usb all’attacco: “Capri piena di turisti ma l’Atc riduce personale e corse. E il futuro è ancora più incerto”

Problematica trasporto pubblico locale a Capri, l’organizzazione sindacale Usb Lavoro Privato lancia l’allarme. In una nota firmata da Marco Sansone e Adolfo Vallini, esecutivo regionale ed esecutivo provinciale del settore trasporti del sindacato, si evidenzia che “nei primi giorni di ottobre sull’isola di Capri si sono registrati circa 18 mila sbarchi giornalieri. Segno evidente che la stagione turistica è tutt’altro che terminata e con essa la necessità di garantire un servizio di trasporto efficace, efficiente e sicuro”. “Eppure, nonostante ciò, la società ATC il 30 settembre scorso ha ben pensato – continuano Sansone e Vallini – di non prorogare il contratto a 5 lavoratori stagionali. Una decisione – a nostro giudizio – inaspettata e foriera di nuovi disservizi. Difatti, con l’alta affluenza di turisti che ancora popola l’isola in questi giorni si sono create lunghissime file presso gli stazionamenti e sulle fermate del TPL, complice la mancanza di personale, la variazione degli orari estivi e l’eliminazione di alcune corse dedicate ai residenti”. Inoltre, nella stessa nota, l’organizzazione sindacale rappresenta la “forte preoccupazione per la mancanza di chiare informazioni  circa il futuro della società ATC e dei lavoratori relativamente all’affidamento in concessione dei servizi di TPL ad altra società di trasporto”. Contestualmente l’Usb ha comunicato l’attivazione della prima fase delle procedure di raffreddamento ai sensi della L. 146/90 e successive modifiche 83/2000.

 

3 pensieri su “Linee bus, il sindacato Usb all’attacco: “Capri piena di turisti ma l’Atc riduce personale e corse. E il futuro è ancora più incerto”

  1. Allora : innanzitutto le corse riservate ai residenti NON SONO MAI ESISTITE : a M. Piccola, quando non si dimenticavano c’erano 2 posti in piedi schiacciati contro le porte e ti rispondevano pure male se protestavi, dileggiandoti, ché magari “volevi pure sederti?” anche se sei anziano, donna o hai un bastone.
    Io penso che bisognerebbe organizzare ( come i carrelli per Tiberio) un piccolo bus solo per i residenti, non della Sippic o come si chiama.
    I residenti sono gli unici ingabbiati in casa, per il resto, a dispetto pure del divieto di transito estivo, che viene di fatto annullato, si danno permessi di pulmann a tutti : ristoranti, albergaccio a M. Piccola con 6 o 7 pulmini inquinantissimi, stabilimenti balneari, moto in affitto.
    Il divieto è DI FATTO ANNULLATO e non apporta sollievo.
    Ma che si deve fare? Una sommossa? E vedete se riuscite a mettere telecamere, che la situazione è pericolosissima e nessuno se ne avvede.

  2. In paesi civili, cosa che il nostro manco la parvenza, coi soldi ricavati dalle tasse e dai parcheggi si paga il trasporto pubblico per residenti e non ma non esageriamo, basterebbe che quelli a pagamento funzionassero tanto per cominciare e che poi ci fosse, anche ogni due corse regolari, una dedicata ai residenti titolari di abbonamento con tanto di insegna per evitare le proteste dei turisti.

    Non dimentichiamo che fino all’incidente che ha visto vittima l’autista, Emanuele se non erro, circolavamo con dei rottami che sfido avessero potuto passare il collaudo di un film di Sergio Leone, l’illegalità è figlia della corruzione

  3. C’è voluta la morte di un uomo per ritirare quegli autobus che sparavano fumo nero a livello bocca e finestre. Erano fuorilegge, ma avevano avuto un anno di proroga grazie al figlio di De Luca in parlamento, col milleproroghe, ma dopo un anno e 8 mesi ancora giravano, spariti poi in un attimo dopo la tragica morte. Questa è Capri.

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