Semaforo verde da Palazzo Santa Lucia per il via all’iter per la “Proposta di Legge Regionale d’iniziativa popolare ai sensi dell’art. 12 dello Statuto della Regione Campania per il riconoscimento delle isole dell’arcipelago campano come zone disagiate». Le richieste avanzate dai sindaci e dagli amministratori dei nove comuni delle isole di Ischia, Capri e Procida, riunitisi in una apposita commissione interisolana focalizzata sulle carenze del comparto sanità nelle realtà insulari del Golfo di Napoli ma anche sui problemi dei trasporti e della mobilità, hanno avuto una prima accelerata. E’ solo l’inizio di un percorso che si preannuncia lungo. C’è innanzitutto uno scoglio da superare: quello delle diecimila firme. “A fine mese ritireremo in Regione i moduli e inizieremo la raccolta di firme”, annuncia il sindaco di Capri Paolo Falco, che è uno dei promotori della proposta di legge e che da tempo, prima ancora dell’elezione a primo cittadino, è impegnato in azioni per il riconoscimento delle isole zone disagiate, uno status che insieme a una maggiore autonomia istituzionale territoriale potrebbe portare a vantaggi pratici di varia natura. Per far sì che la proposta di legge venga esaminata, occorreranno come detto diecimila firme di cittadini residenti, quasi un decimo in pratica di coloro che vivono sulle isole del golfo di Napoli. Un traguardo non impossibile, ma nemmeno scontato.
3 pensieri su “Via all’iter per una legge che riconosca le isole di Capri, Ischia e Procida come zone disagiate: serviranno diecimila firme”
Sono un Pensionato e invalido Civile con la legge 104/92 con un’ invalidità Civile al 100 x100 Siamo la sesta generazione nata sull’isola di Capri.abitiamo ad ANACAPRI in casa in affitto e dovremmo lasciare a fine mese la casa al proprietario La situazione di trovare casa si conosce . Non sappiamo come vivere.
GLI ISOLANI NON.SONO MAI CONTENTI QEESTE TRE ISOLE GUADAGNANO TANTI DI QUEI MILIARDI NON SONO MAI CONTTENTI CE UN TURISNO PAZZESCO ANCHE DURANTE IL COVID NON NE PARLIAMO DEI SORRENTINI E POI VLU E POSITANO NON TROVI UN BUCO VORREI DIRE A QUESTI SIGNORI LEGGETEVI ĹA GRANDE POESIA DI ANTONIO DE CURLTIS DETTO TOTO LIVELLA MUORT SI TU E MURT SI TU SIAMO TUTTI UGUALI SIGNORIBE POVERI LA MOTY
A parte il fatto che non si capisce bene quello che ha scritto, ma la sua dichiarazione mi sembra totalmente inappropriata e fuori luogo. Soffre di invidia verso le popolazioni di queste meravigliose ma disagiate (per tanti motivi) isole?
Sono un Pensionato e invalido Civile con la legge 104/92 con un’ invalidità Civile al 100 x100 Siamo la sesta generazione nata sull’isola di Capri.abitiamo ad ANACAPRI in casa in affitto e dovremmo lasciare a fine mese la casa al proprietario La situazione di trovare casa si conosce . Non sappiamo come vivere.
GLI ISOLANI NON.SONO MAI CONTENTI QEESTE TRE ISOLE GUADAGNANO TANTI DI QUEI MILIARDI NON SONO MAI CONTTENTI CE UN TURISNO PAZZESCO ANCHE DURANTE IL COVID NON NE PARLIAMO DEI SORRENTINI E POI VLU E POSITANO NON TROVI UN BUCO VORREI DIRE A QUESTI SIGNORI LEGGETEVI ĹA GRANDE POESIA DI ANTONIO DE CURLTIS DETTO TOTO LIVELLA MUORT SI TU E MURT SI TU SIAMO TUTTI UGUALI SIGNORIBE POVERI LA MOTY
A parte il fatto che non si capisce bene quello che ha scritto, ma la sua dichiarazione mi sembra totalmente inappropriata e fuori luogo. Soffre di invidia verso le popolazioni di queste meravigliose ma disagiate (per tanti motivi) isole?