Procede spedito il processo sulla morte del giovane autista napoletano Emanuele Melillo, dipendente dell’Atc, che perse la vita a Capri il 22 luglio 2021: l’autobus che guidava sfondò la ringhiera e precipitò nella scarpata sottostante finendo a ridosso della spiaggia. Ieri nuova udienza al Tribunale di Napoli. Sono stati ascoltati tre testimoni chiamati a deporre dal Pubblico Ministero: un passeggero dell’autobus e due tecnici dell’autopsia. È stato confermato il riscontro già dichiarato nei verbali redatti dal medico legale al momento dell’esame autoptico, che in aula ha anche tracciato le modalità e le cause del decesso. Molto positiva, secondo i familiari di Melillo che – come avvenuto per le precedenti – hanno assistito all’intera udienza, è stata la testimonianza del passeggero a bordo del bus precipitato che ha confermato come l’autista fosse perfettamente vigile ed attento sino al momento del tragico impatto. La prossima udienza di rinvio è stata fissata per il 17 aprile alle ore 10, sempre al Tribunale di Napoli. Il processo vede imputate tre persone: l’amministratore dell’Atc, un medico dell’azienda di trasporti e un funzionario della Città Metropolitana.