E’ scomparso all’età di 68 anni il M° Gioacchino Longobardi, affermato e talentuoso musicista e direttore d’orchestra di origini anacapresi. Apparteneva a una famiglia di Castellammare di Stabia, l’infanzia e l’adolescenza trascorse ad Anacapri dove vivono tutt’ora i suoi parenti e dove spesso tornava.
Una carriera brillante la sua, con la passione per la musica fin da piccolissimo. “Ho studiato musica – si legge nell’autobiografia sul suo sito – con mio padre, fino a quando ho conosciuto la pianista e pedagoga Tita Parisi. Sotto la sua preparazione, sono entrato al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli all’età di sette anni. Nei successivi 17 anni ho studiato pianoforte, organo, musica gregoriana, violino, composizione, musica corale, direzione di coro, storia del teatro, opera e direzione d’opera. Contemporaneamente ho imparato il metodo dei partimenti e sulla trascrizione di manoscritti del XVIII secolo”.
Giovanissimo lasciò l’isola di Capri per “scoprire” il mondo.
Gioacchino bruciò le tappe. A 19 anni si diplomò al Conservatorio di Napoli in pianoforte, il via a una carriera fantastica in giro per il mondo.
Il Mº Longobardi frequentò la Hochschule für Musik Mozarteum, a Salisburgo, diventando uno degli ultimi allievi del Mº Herbert von Karajan. Ha dedicato gran parte della sua vita alla riscoperta di opere inedite o raramente eseguite della Scuola Musicale Napoletana del Settecento. Era specializzato nella trascrizione e interpretazione di manoscritti di maestri napoletani del Settecento. Era il Presidente della Società Musicale Napoletana.
Una vita triangolare fra New York, dove abitava, Sofia, dove dirigeva, e Anacapri, dove tornava spessissimo per ritrovare le sue radici e incontrare parenti e amici e dove in tanti ne piangono la sua dipartita.