Il sindaco di Capri preoccupatissimo per la chiusura del commissariato lancia l’allarme e chiede soluzioni a Prefetto, Questore e Ministro: “Non si può accettare che la sicurezza dell’isola venga sottovalutata”

Il sindaco di Capri Paolo Falco lancia l’allarme dopo la chiusura del commissariato di Polizia che sta privando l’isola di un presidio fondamentale di sicurezza sul territorio e chiede l’intervento del prefetto di Napoli Michele di Bari, del questore Maurizio Agricola e del ministro dell’interno Matteo Piantedosi ai quali ha inviato oggi una lunga nota, che fa seguito a una serie di incontri avvenuti nei giorni precedenti.
“Si è venuti a conoscenza, questa mattina – scrive il sindaco – che, nonostante i ripetuti incontri e la messa a disposizione di alcuni locali in Capri, anche se provvisori, oltre alla disponibilità del Sindaco di Anacapri a mediare per la messa a disposizione di locali del CNR, non risulta che siano state individuate soluzioni, seppure temporanee, che possano risolvere l’attuale emergenza. L’inagibilità degli uffici e degli alloggi del locale Commissariato di P.S. è un problema già noto, viste le note condizioni di degrado dell’immobile. Purtroppo come comunicato il patrimonio comunale della Città di Capri non permette, allo stato attuale, di disporre di locali sufficienti perché anche questo versa in condizioni di incuria decennale ed è attualmente in atto un piano di recupero”.
“Fermo restando queste problematiche, non si condivide la possibilità di sorvolare e trascurare il problema sicurezza dell’isola con una semplice comunicazione né si può accettare passivamente che la sicurezza dei cittadini e degli ospiti dell’isola venga sottovalutata, soprattutto, in piena stagione turistica”, continua il sindaco Falco, aggiungendo di confidare nel Prefetto e nel Questore “per una soluzione adeguata, se pur emergenziale, che tenga conto delle peculiarità del territorio e della attuale assenza di una Caserma dei Carabinieri sul territorio cittadino, anche essa oggetto di lavori di riqualificazione che prevedibilmente termineranno per la fine del 2025”.
“Riteniamo – conclude il sindaco di Capri – che la soluzione prospettata da questa Amministrazione Comunale debba essere meglio valutata per assicurare una indispensabile sorveglianza del territorio”.