Dal 31 agosto all’8 settembre 2024, l’isola di Capri ospiterà il Progetto Pietre Vive, un’iniziativa che unisce spiritualità e servizio attraverso la valorizzazione dei luoghi sacri.
Questo progetto, già attivo più di 50 città nel mondo (vedi www.pietre-vive.org), mira a riavvicinare la comunità e i turisti alla spiritualità, utilizzando l’arte sacra come strumento di riflessione e incontro con il divino.
Capri, rinomata per le sue bellezze naturali e artistiche, spesso associata a celebrità, yacht, locali alla moda e ville di lusso, accoglie ogni anno migliaia di turisti. Tuttavia, questo flusso costante rischia di trasformare i luoghi di culto in semplici attrazioni turistiche, privandoli della loro potenza spirituale. Però Capri è molto più di una destinazione turistica nota per la “bella vita”; l’isola è intrisa di una profonda eredità culturale e spirituale, che si manifesta attraverso la sua storia, le sue tradizioni e i luoghi di culto. Capri è attraversata da una lunga tradizione religiosa che risale ai primi secoli del cristianesimo. Le numerose chiese dell’isola, come la Chiesa di Santo Stefano, quella di San Costanzo e quella di San Michele, testimoniano di una storia dove fede e cultura hanno parlato il linguaggio universale della bellezza.
Attraverso l’accoglienza e la condivisione, i volontari di “Pietre vive” invitano turisti e fedeli a scoprire il significato profondo di questa bellezza, trasformando una semplice visita in un percorso di interiorità. Questo approccio risponde a una necessità sempre più urgente: riscoprire con occhi nuovi la dimensione spirituale di Capri, che da secoli è parte integrante della sua identità.
Dopo una fase di formazione, che si terrà dal 31 agosto al 1° settembre, i volontari saranno presenti nelle chiese di Santo Stefano a Capri e di San Michele ad Anacapri fino al 7 settembre. Vi offriranno visite guidate gratuite alla scoperta dei messaggi più sorprendenti di questo “linguaggio del sacro”. E’ un’occasione unica per riscoprire l’importanza del patrimonio religioso dell’isola e, al contempo, entrare in contatto con l’anima spirituale di questi edifici. Il progetto Pietre Vive si distingue proprio per questo: non si limita a un approccio puramente descrittivo dell’opera d’arte, ma ne fa assaporare la fecondità antropologica e spirituale. Nel fondo, dalle sue origini, l’arte sacra è nata per fare “esperienza del sacro”.
Il Progetto Pietre Vive rappresenta un’opzione molto attesa nell’isola di Capri, dove la necessità di mantenere viva la fede e la spiritualità, in una realtà caratterizzata da un turismo sempre più intenso, è quanto mai evidente. L’invito a visitare le chiese è aperto a tutti: turisti, curiosi e fedeli che attraverso l’incontro con l’arte sacra riporteranno a casa un arricchimento interiore.
Uno dei momenti più significativi del progetto sarà il 6 settembre, con l’Adorazione Eucaristica serale nella chiesa di San Costanzo, una delle più antiche dell’isola di Capri. Questo momento sarà un’occasione preziosa per la comunità locale e per i turisti per vivere un’esperienza di preghiera e raccoglimento, riscoprendo il valore del mistero eucaristico nella vita di fede.
L’arrivo del Progetto Pietre Vive a Capri non sarebbe stato possibile senza la sensibilità e la preziosa collaborazione dei parroci locali. Un sentito ringraziamento va a Don Pasquale Irolla, parroco della chiesa di Santo Stefano, e a Don Marino De Rosa, parroco della chiesa di Santa Sofia ad Anacapri, oltre che ai loro vice parroci Don Nello d’Alessio e Don Massimo Iaccarino. Grazie alla loro apertura, le chiese di Capri e Anacapri non solo accoglieranno i visitatori, ma diventeranno anche spazi di dialogo e condivisione culturale, in comunione attraverso i secoli con chi ci ha preceduto in ricerca dell’Assoluto.
Per maggiori informazioni: pietrevivecapri@gmail.com