Sbarchi troppo ravvicinati di flussi sempre più crescenti determinano disagi e problemi a Marina Grande e a catena sul resto sull’isola: è ormai un fatto acclarato. I numeri di arrivi registrati in questi giorni di settembre e i tempi di attesa con inevitabili lunghissime code per i mezzi di trasporto, taxi, autobus e funicolare impongono interventi mirati. La politica non può restare a guardare e dal Consiglio Comunale di Capri riunitosi oggi giunge un primo segnale importante: maggioranza e opposizione, pur con sfumature differenti, si ritrovano alla fine unite sull’argomento e raggiungono l’intesa sul percorso da avviare.
L’ordine del giorno dal titolo “Condizioni di sicurezza sulle banchine del porto commerciale di Capri, richiesta alla Capitaneria di Porto di Napoli”, portato in discussione dal gruppo di minoranza, ha visto ruotare il dibattito sulla ormai ultranota ordinanza 99/99 che regolamenta i flussi nel porto di Capri. L’ordinanza è in vigore da 25 anni ma nel frattempo, come ha sottolineato il consigliere di opposizione Roberto Russo, è aumentata la capienza dei mezzi di navigazione, con conseguente sovraffollamento, e i servizi e i mezzi di trasporto non riescono a deconcentrare i flussi. Un’ordinanza che va ridiscussa e rivista, aumentando il distanziamento degli arrivi visto che i dieci minuti che furono all’epoca previsti non sono ora ritenuti più congrui, ha ribadito l’opposizione sottolineando la necessità e la priorità ad affrontare l’argomento il prima possibile, mentre il capogruppo Ciro Lembo ha rimarcato che dovrà essere fondamentale il coinvolgimento anche del Comune di Anacapri.
Nel corso di un lungo intervento, il vicesindaco e assessore alla mobilità Roberto Bozzaotre ha snocciolato gli ultimi numeri degli arrivi (quasi 14mila nella giornata di ieri) e ha reso noto che ieri si è tenuto un incontro in Regione con le compagnie marittime sull’argomento annunciando che queste già promettono “battaglia”. Bozzaotre ha ritenuto opportuno chiedere l’inserimento di un emendamento alla proposta dell’opposizione, relativo all’adozione di uno strumento tecnico scientifico che possa “blindare” l’azione del Comune. Alla fine si è trovata la quadra e il Consiglio Comunale, all’unanimità, con il voto favorevole di maggioranza e opposizione, ha approvato l’emendamento dell’amministrazione che prevede di dare indirizzo al settore IV lavori pubblici di munirsi di un apposito e nuovo studio sulla verifica delle condizioni di sicurezza della pubblica e privata incolumità nella zona del porto e nell’intera area di Marina Grande, tenendo conto dell’attuale quadro accosti e della capacità di trasporto dei mezzi ad oggi impiegati, nonché in considerazione delle attuali capacità di movimentazioni sostenibili dei flussi sul territorio ed in particolare dal porto al centro. La proposta della minoranza sulla richiesta di ridiscutere con la Capitaneria di Porto l’ordinanza 99 del 1999, con le integrazioni della maggioranza relative alla realizzazione di uno studio tecnico approfondito, ha avuto quindi il via libera definitivo da parte del Consiglio.
4 pensieri su “Sicurezza sul porto e arrivi troppo ravvicinati: in Consiglio Comunale di Capri maggioranza e opposizione trovano l’intesa sul percorso da avviare”
Grandioso, da standing ovation, a due settimane dalla chiusura della stagione si pensa ai provvedimenti di una disastrosa, sotto tutti i punti di vista, stagione che volge al termine lasciando amaro in bocca a tutti eccetto che le compagnie di trasporti terrestri e marittime che hanno divorato l’isola con la complicità di amministratori passati e presenti.
Un plauso a Russo invece che nonostante su un carro ormai manco più a due ruote ha una visione del turismo che viene da un profondo passato e che guarda lontano
Mi sbaglio ? mi pare di ricordare che nella passata amministrazione c’era pure l’idea di ingrandire il porto …in linea con tutto il resto delle loro idee.
Spero che oggi non si ripeschi la storia delle ovovie e delle scale mobili. SI DEVE RISPETTARE IL TERRITORIO, L’ISOLA E RECUPERARNE IL CARATTERE. E BASTA.
Ridurre gli arrivi , numero chiuso!
P.S.
Vi siete accorti che le ville del primo Novecento, dove venivano a passare l’estate i napoletani della borghesia, sono ora tutti b&b? Che le case vengono ora comprate da gente di fuori, appositamente per farci b&b? Quindi questo non è più un posto per vivere o per soggiornare, infatti neanche i Capresi non possono più andare a mare, ma una zona di sfruttamento intensivo.
Vi siete accorti che le ville del primo Novecento, dove venivano a passare l’estate i napoletani della borghesia, sono ora tutti b&b? Che le case vengono ora comprate da gente di fuori, appositamente per farci b&b? Quindi questo non è più un posto per vivere o per soggiornare, infatti neanche i Capresi non possono più andare a mare, ma una zona di sfruttamento intensivo.
Grandioso, da standing ovation, a due settimane dalla chiusura della stagione si pensa ai provvedimenti di una disastrosa, sotto tutti i punti di vista, stagione che volge al termine lasciando amaro in bocca a tutti eccetto che le compagnie di trasporti terrestri e marittime che hanno divorato l’isola con la complicità di amministratori passati e presenti.
Un plauso a Russo invece che nonostante su un carro ormai manco più a due ruote ha una visione del turismo che viene da un profondo passato e che guarda lontano
Mi sbaglio ? mi pare di ricordare che nella passata amministrazione c’era pure l’idea di ingrandire il porto …in linea con tutto il resto delle loro idee.
Spero che oggi non si ripeschi la storia delle ovovie e delle scale mobili. SI DEVE RISPETTARE IL TERRITORIO, L’ISOLA E RECUPERARNE IL CARATTERE. E BASTA.
Ridurre gli arrivi , numero chiuso!
P.S.
Vi siete accorti che le ville del primo Novecento, dove venivano a passare l’estate i napoletani della borghesia, sono ora tutti b&b? Che le case vengono ora comprate da gente di fuori, appositamente per farci b&b? Quindi questo non è più un posto per vivere o per soggiornare, infatti neanche i Capresi non possono più andare a mare, ma una zona di sfruttamento intensivo.
Vi siete accorti che le ville del primo Novecento, dove venivano a passare l’estate i napoletani della borghesia, sono ora tutti b&b? Che le case vengono ora comprate da gente di fuori, appositamente per farci b&b? Quindi questo non è più un posto per vivere o per soggiornare, infatti neanche i Capresi non possono più andare a mare, ma una zona di sfruttamento intensivo.