Anacapri/Donnacrapa, la storia problematica di un nome. Se ne parlerà giovedì 23 gennaio alle ore 17.30 nell’ambito delle giornate per la scuola e la cultura umanistico-scientifica sull’isola di Capri, le attività di orientamento e approfondimento didattico previste nell’accordo di collaborazione tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e l’Istituto Axel Munthe, con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Capri e del Comune di Anacapri. A “Villa Rosa” in viale Axel Munthe ad Anacapri si terrà giovedì l’incontro sulle ragioni del “toponimo Anacapri e della sua variante Donnacrapa”. Interverranno per il contesto storico Benigno Casale, dottore di ricerca dell’Università Federico II, e per gli aspetti storico-filologici Eduardo Federico, professore dell’Università Federico II. Discuteranno Enzo Di Tucci, Centro Documentale dell’Isola di Capri, e Riccardo Esposito, Edizioni La Conchiglia. Moderatrice Maria Iavarone, docente di storia e filosofia; introduzione e conclusioni a cura di Rosario Ruggiero, referente del progetto per l’Axel Munthe, e Manuela Schiano, docente e Assessore Turismo e Cultura di Anacapri. Si prevedono, inoltre, brevi interventi programmati dei docenti dell’Istituto Axel Munthe. L’evento è aperto all’intera cittadinanza. In un avviso, il Dirigente Scolastico dell’Axel Munthe Dott.ssa Antonella Astarita invita studenti, genitori, personale e docenti alla partecipazione.
2 pensieri su “Anacapri/Donnacrapa, la storia problematica di un nome: interessante incontro a Villa Rosa”
Gli intellettualoidi capresi che elucubrano e arzigogolano sul nulla! Quando è chiarissimo da tempo immemorabile il toponimo e la forma dialettale è la sua naturale evoluzione nel parlato attraverso i secoli.
Tutto per mettersi un po’ in luce.
Gli intellettualoidi capresi che elucubrano e arzigogolano sul nulla! Quando è chiarissimo da tempo immemorabile il toponimo e la forma dialettale è la sua naturale evoluzione nel parlato attraverso i secoli.
Tutto per mettersi un po’ in luce.
“Donnapecora”…