Caso acqua a Capri, l’Unione Nazionale Consumatori all’attacco della Gori: “Pronti ad azioni legali e a maxi richieste di risarcimento”

Caso acqua a Capri, l’Unione Nazionale Consumatori all’attacco della Gori: “Pronti ad azioni legali e a maxi richieste di risarcimento”

“Gravissima e paradossale è la situazione che si è venuta a creare sull’ sola di Capri, a seguito del guasto alla condotta Gori ed il conseguente distacco della fornitura per l’ intera popolazione”. E’ quanto scrive l’Unc – Unione Nazionalke Consumatori, delegazione di Capri, in una nota.
“E’ evidente che, se accertati, vi sarebbero – sottoliea l’associazione dei consumatori – gravi profili di responsabilità a carico del gestore del servizio, che è tenuto tempestivamente a risolvere il problema, anche con mezzi alternativi, e sul punto ci stiamo attivando affinchè cittadini in primis ed attività, in piena stagione turistica, nel caso vi siano gli estremi, vengano risarcite e stiamo verificando di predisporre azioni legali, anche mediante un’ eventuale class action”.
“Invitiamo, pertanto, i cittadini ad inviare una mail a capri.consumatori@gmail.com con i dati anagrafici del titolare ed il numero dell’ utenza per una preraccolta di adesioni”.
E’, comunque, inspiegabile che nel 2024 ci ritroviamo in un paese di mare, senz’ acqua. I comuni, ove mai possibile, e le nuove amministrazioni comunali, inizino a valutare la realizzazione di un impianto di dissalazione per utilizzare una delle nostre risorse maggiori, il mare, per poter far fronte ad eventuali ulteriori emergenze.
Inoltre, si invitano le attività di vicinato a non aumentare i prezzi, come segnalatoci da alcuni cittadini, sull’ acqua minerale ed alle autorità preposte a controllare, nell’ interesse dei consumatori”, conclude l’Unc.

2 pensieri su “Caso acqua a Capri, l’Unione Nazionale Consumatori all’attacco della Gori: “Pronti ad azioni legali e a maxi richieste di risarcimento”

  1. Infatti; una volta , e da sempre, c’erano le cisterne sotto le case, quando case e abitanti erano giustamente proporzionati al territorio.
    Ora non é più così e questa non è più un’isola con i suoi abitanti, ma solo un oggetto di spietato sfruttamento commerciale.

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