Conclusa la rassegna inaugurale del centro culturale Insula, la soddisfazione nelle parole di Emilio Ruotolo presidente della Fondazione Serena – Messanelli – Zweig
Grande successo per la mostra “Mario Laboccetta 1899 – 1988. Dalla linea al Colore” e la rassegna inaugurale del Centro culturale Insula, nuova sede della Fondazione Serena – Messanelli – Zweig. L’esposizione dei lavori del maestro Laboccetta, artista caprese di adozione, che si doveva chiudere il 14 ottobre, è stata prorogata di una decina di giorni per consentire le visite guidate delle scuole isolane e fare da cornice alla conferenza sul turismo organizzata dalla Città di Capri.
Grande soddisfazione nelle parole del presidente della Fondazione Serena – Messanelli – Zweig Emilio Ruotolo: “Sono molto contento per il riscontro che abbiamo avuto, sia in termini di partecipazione del pubblico, con la sala sempre piena durante gli eventi della rassegna e nel numero di visitatori della mostra, ed anche per l’apprezzamento che abbiamo riscontrato sulla scelta dei contenuti. Tante le manifestazioni di gradimento che mi sono giunte da più parti, sia per la scelta di proporre un artista di alto livello e molto legato al territorio, che per la qualità degli eventi proposti, e di questo non posso che ringraziare il direttore artistico della rassegna Bruno Flavio, e la co-curatrice della mostra Manuela Schiano. Con questa rassegna abbiamo voluto esplicitare la mission della Fondazione che è nata con finalità educativo-culturali e divulgative delle arti e della storia dell’isola di Capri, e credo che lo abbiamo affermato nel migliore dei modi”.
La mostra “Dalla linea al colore”, a cura di Manuela Schiano e Bruno Flavio, consisteva in un ampio corpus di dipinti provenienti da collezioni private, che abbracciano gli anni della permanenza di Laboccetta a Capri e, a completare, una selezione di illustrazioni degli anni parigini e milanesi.
La maestria nel disegno e nell’uso sapiente del colore di Laboccetta così come la versatilità nella scelta dei supporti e delle tecniche è ben esplicitata nelle opere accuratamente selezionate dai curatori. Seppure non rappresentata esplicitamente se non in poche occasioni, Capri è onnipresente attraverso richiami floreali, nature morte, riferimenti paesaggistici e architettonici.
E così, è facile intravedere l’iconico Arco naturale, spesso sfondo di scene oniriche, le porte medievali con inserti di agave ed echium, e tanti riferimenti al mare e alla marineria dell’isola.
La programmazione culturale del Centro Insula si è aperta il 13 settembre con lo spettacolo teatrale “Eleonora #1799”, tratto da “Sull’ordine e il disordine dell’ex Macello Pubblico”, un testo di Enzo Moscato, interpretato da Cristina Donadio, con Federico Odling al violoncello.
Un omaggio all’incredibile figura di Eleonora de Fonseca Pimentel e al compianto Enzo Moscato, di cui sono state proiettate le immagini di Lello Mastroianni, scattate in occasione dello spettacolo canoro Toledo Suite, rappresentato in Certosa nel 2020. Una performance teatrale in cui si sono compenetrate due voci parallele: musica e parole. Che già nel titolo, con la metafora dell’hashtag/cancelletto, evidenzia la durezza degli ultimi giorni di vita della Rivoluzionaria napoletana. Nei giorni successivi alla performance, Mastroianni ha voluto omaggiare la Fondazione con la stampa di una emozionante foto dell’evento per l’archivio.
Il 22 settembre si è svolto l’incontro “Immagini ed immaginari sirenici a Capri” con Mimmo Oliviero, Renato Esposito e Riccardo Esposito, in collaborazione con le edizioni La Conchiglia.
Si è proseguito poi giovedì 3 Ottobre con la conferenza “Mario Laboccetta 1899-1988” a cura della Prof.ssa Manuela Schiano, co-curatrice insieme a Bruno Flavio della mostra. Una presentazione focalizzata in particolar modo sulla vita di Laboccetta e sui nuovi dati emersi dalla ricerca biografica condotta dalla Schiano, che confluirà prossimamente in una pubblicazione monografica che farà anche da catalogo della mostra in una edizione in italiano, francese, inglese e tedesco.
La conferenza è stata un’occasione per approfondire la produzione artistica messa insieme in occasione della prima grande retrospettiva sui quadri del poliedrico artista napoletano (dopo una personale dedicata all’artista, in veste di illustratore, nel 2018, curata dagli stessi Schiano e Flavio), che si dedicò in maniera quasi esclusiva alla pittura a partire dal suo trasferimento a Capri, nel 1950.
Evento conclusivo della rassegna è stato il concerto “Viaggio nel tempo” con due talentuosi interpreti che nonostante la giovane età già sono riconosciuti a livello internazionale: Riccardo Zamuner al violino e Arianna Di Martino al violoncello hanno eseguito in maniera magistrale un programma che prevedeva brani di Mozart, Verdi, Massenet, Elgar e Halvorsen.
Nell’ultima settimana di apertura numerose sono state le visite guidate destinate agli alunni delle scuole dell’isola che hanno potuto apprezzare un pittore che tra l’altro si era dedicato anche alle illustrazioni di libri per bambini.
Soddisfatto anche Bruno Flavio, da anni impegnato nella direzione artistica di rassegne culturali e nella curatela di mostre a Capri e fuori, che vede grandi potenzialità nel centro culturale Insula, un luogo che ha molteplici vantaggi per la sua posizione, la versatilità ed eleganza degli spazi (grazie alla progettualità dell’arch. Massimo Esposito), la concretezza di una Fondazione alle spalle con una mission importante per l’isola.