“Appena pochi giorni fa da Capri si alzavano voci di protesta per le lunghe file di turisti e residenti agli ingressi della funicolare e alle fermate dei bus e appena 24 ore dopo arriva l’annuncio della drastica riduzione di corse effettuate da ATC adottando l’orario invernale perché, secondo l’azienda di trasporto, il primo ottobre la stagione deve considerarsi finita e quindi dei collegamenti su gomma se ne può fare a meno”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da Federlaberghi Isola di Capri.
“Negli uffici dell’azienda di trasporti, evidentemente senza finestre e ben isolati dal resto del mondo, non arrivano notizie dei tanti arrivi che ancora oggi affollano il molo di Marina Grande, delle file, dei convegni in programma ancora questo mese e neanche dei tanti eventi in corso o che si svolgeranno nelle prossime settimane. E non arrivano neanche le voci di quelli che gridano all’overtourism che, se pure fosse davvero così, già solo quelle basterebbero a giustificare la continuità del servizio anche nei mesi autunnali o almeno ad ottobre. Invece niente, tutti a piedi, o quasi, turisti e pure residenti”, prosegue Federalberghi.
“Sono mesi che a Capri si parla di caos, di troppi arrivi, di overtourism e poi, invece di trovare le giuste soluzioni per la gestione di tale flusso di arrivi, si finisce con il contribuire al caos facendo venir meno servizi essenziali nel momento in cui gli alberghi sono ancora pieni e la vita sull’isola è più frenetica che mai” dichiara il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Lorenzo Coppola.
“Continuiamo a farci del male – continua Coppola – Invece di trovare soluzioni e di ottimizzare i servizi a vantaggio del territorio, non solo dal punto di vista economico, si sceglie la via dell’apatia e del disinteresse, continuando a pensare che Capri possa essere gestita come quarant’anni fa, anche nei suoi servizi essenziali. Il tempo è passato, cambiano modi ed abitudini e credere che strappare una pagina dal calendario faccia magicamente sparire gli ospiti dell’isola, e anche gli isolani, così da andare in letargo per i sei mesi successivi… beh, qualcuno spieghi a chi la pensa così – conclude il presidente Coppola – che il mondo è cambiato. E anche da tanto tempo”.
2 pensieri su “Coppola (Federalberghi): “A Capri la stagione turistica non è ancora finita ma c’è chi non la pensa così””
Mi domando se non sia più lungimirante piuttosto favorire il trasferimento fuori dall’isola dei cosiddetti abitanti per alleviare i problemi causati ai turisti.
Giustamente nell’articolo si sottolinea che i tempi sono cambiati e ostinarsi a risiedere tutto l’anno in una località turistica è ormai un anacronismo.
Mi domando se non sia più lungimirante piuttosto favorire il trasferimento fuori dall’isola dei cosiddetti abitanti per alleviare i problemi causati ai turisti.
Giustamente nell’articolo si sottolinea che i tempi sono cambiati e ostinarsi a risiedere tutto l’anno in una località turistica è ormai un anacronismo.
Uahahahah…
Fondare una colonia…