Il Comune di Capri pronto ad assegnare il servizio di irreggimentazione dei flussi di imbarco e sbarco allo “Scoglio delle Sirene”: indagine di mercato per l’affidamento
L’Amministrazione Comunale di Capri al lavoro per una regolamentazione degli attracchi a Marina Piccola. L’ing. Luigi Panico, responsabile del IV settore lavori pubblici e demanio marittimo della Città di Capri, ha firmato l’avviso, pubblicato all’albo pretorio, relativo all’indagine di mercato per l’affidamento diretto del servizio di irreggimentazione dei flussi di imbarco e sbarco allo “Scoglio delle Sirene”. L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di irreggimentazione dei flussi di imbarco e sbarco presso lo “Scoglio delle Sirene” dalle ore 09,00 alle ore 18,00 fino al 31.10.2024.
Nello specifico: l’approdo dovrà essere dotato di un presidio effettivo 7 giorni su 7 nella fascia oraria dalle 09:00 alle 18:00, con la presenza di almeno due addetti a terra e uno in acqua su idonea unità attrezzata; lo sbarco dovrà essere regolamentato nel rispetto delle ordinanze vigenti al momento dell’avvio del servizio (presumibilmente uno sbarco ogni 12 min), attività che comporta la regimentazione via radio VHF del traffico navale nella corsia di avvicinamento delimitata dalle boe; il natante in arrivo dovrà chiamare via VHF l’operatore in banchina che, a sua volta, dovrà coordinare l’accesso in banchina in base alle tempistiche di arrivo dei natanti; ricevuto l’OK all’ingresso il conduttore del natante, dopo aver fatto sbarcare gli ospiti, gli stessi controllati dal personale di banchina, compila il voucher (in duplice copia) con i seguenti dati: data e ora di arrivo, dati società, numero passeggeri, firma del conducente, timbro società. Gli operatori in banchina dovranno occuparsi dell’annotazione su registro cartaceo di tutti gli sbarchi con annessa consegna e registrazione dei voucher a ciascuna imbarcazione. Il registro degli sbarchi dovrà essere trasmesso via pec con cadenza settimanale al Comune di Capri mentre una copia in cartaceo del registro stesso e copie dei voucher dovranno essere prodotte all’ufficio del protocollo del comune di Capri. Il servizio dovrà contemplare l’assistenza anche in fase d’imbarco, differenziando gli accosti in banchina per imbarco e sbarco evitando calche sull’imbarcadero. Il servizio dovrà prevedere una reportistica settimanale e mensile indicante -a titolo esemplificativo e non esaustivo- operatori economici, numero di passeggeri, località di provenienza ed eventuali criticità riscontrate nell’esecuzione del servizio ai fini di una più idonea valutazione dello stesso ed una quantificazione più immediata del contributo di sbarco.
Il valore complessivo massimo stimato del contratto è pari a complessivi € 107.250,00 oltre IVA. La durata dell’appalto decorre dal 15.07.2024 al 31.10.2024. Qualora l’avvio del servizio dovesse avvenire in data successiva a quella indicata l’importo offerto in sede di gara sarà proporzionalmente riparametrato. Non è prevista proroga, né rinnovo.
Si procederà con affidamento diretto ai sensi dell’art. 50 comma 1 lett.b del D. Lgs. 36/2023 in favore dell’operatore che abbia presentato l’offerta economica con il maggior ribasso sull’importo a base di gara.
Sono ammessi a presentare domanda gli operatori economici che possiedono i requisiti di ordine generale previsti dal Codice degli Appalti e che possono dimostrare di aver effettuato servizi analoghi negli anni precedenti.
Le domande vanno presentate entro il 10 luglio 2024.
4 pensieri su “Il Comune di Capri pronto ad assegnare il servizio di irreggimentazione dei flussi di imbarco e sbarco allo “Scoglio delle Sirene”: indagine di mercato per l’affidamento”
Il piccolo approdo per i pescatori, Mulo, non è mai stato un porto. E ci si faceva il bagno e i tuffi.
La situazione attuale è l’ennesima crocifissione per gli abitanti di Marina Piccola, generando traffico marino e terrestre, smog e impossibilità di prendere un autobus per andare in paese.
Non so come sia possibile accettare questi sbarchi.
La soluzione è costruire un muro che chiuda l’approdo, se non si riesce in altro modo.
Penso che il Comune e la Città abbiano facoltà di
COSTRUIRE UN MURO.
“Costruire un muro”, bella come battuta. Non si può fare assolutamente nulla se non regolamentare gli sbarchi e facendo anche attenzione al Tar che, lo scorso anno, annullò l’ordinanza rendendo tutto vano.
Vorrei sapere se è legale per le normative navali e portuali sbarcare migliaia di persone al giorno su un gradino di un metro e mezzo di lunghezza . Non era una battuta, ma una proposta, che dovrebbe essere legale, visto che quello è un porto ABUSIVO.
Credo che un imbarco, per definirsi tale, debba prevedere norme di sicurezza che a M Piccola sicuramente non possono essere ottemperate tipo l’eventuale assistenza sanitaria in caso di incidenti, basti guardare quello che e’ accaduto di recente a M Grande ed anni fa nella stessa baia di M Piccola.
Gli sbarchi devono avvenire a M Grande e basta, a M Piccola si genera caos sullo Scoglio delle Sirene che, come detto sopra, e’ un luogo balneare e non un porto, e lungo le strade con i mezzi atti a trasportare gli sventurati sbarcati che hanno sicuramente piu’ disagi che vantaggi, questi ultimi solo degli operatori che imbarcando e sbarcando li non pagano tassa di sbarco.
Faranno ricorso al TAR come volte precedenti e finire’ tutto in una bolla con l’ennesimo favore a ditta che prenderà l’appalto e ennesima presa per i fondelli di chi paga concessioni per operare in quell’area che ormai e’ diventata un porto piuttosto che una zona balneare e con buona pace dei presunti ambientalisti che un giorno si e pure l’altro invocano all’area marina protetta.
Lo scalo di Scoglio delle Sirene dovrebbe servire solo ai locali, che siano noleggiatori o pescatori, ed ai tender degli yacht premesso che le dimensioni siano ragionevolmente piccole, automaticamente la cadenza degli sbarchi si diluirebbe in tempi che non darebbero fastidio ai bagnanti, purtroppo l’estrema ratio auspicata da Federico sopra, quella di bloccare del tutto l’imbarcadero, ormai e’ impossibile
Il piccolo approdo per i pescatori, Mulo, non è mai stato un porto. E ci si faceva il bagno e i tuffi.
La situazione attuale è l’ennesima crocifissione per gli abitanti di Marina Piccola, generando traffico marino e terrestre, smog e impossibilità di prendere un autobus per andare in paese.
Non so come sia possibile accettare questi sbarchi.
La soluzione è costruire un muro che chiuda l’approdo, se non si riesce in altro modo.
Penso che il Comune e la Città abbiano facoltà di
COSTRUIRE UN MURO.
“Costruire un muro”, bella come battuta. Non si può fare assolutamente nulla se non regolamentare gli sbarchi e facendo anche attenzione al Tar che, lo scorso anno, annullò l’ordinanza rendendo tutto vano.
Vorrei sapere se è legale per le normative navali e portuali sbarcare migliaia di persone al giorno su un gradino di un metro e mezzo di lunghezza . Non era una battuta, ma una proposta, che dovrebbe essere legale, visto che quello è un porto ABUSIVO.
Credo che un imbarco, per definirsi tale, debba prevedere norme di sicurezza che a M Piccola sicuramente non possono essere ottemperate tipo l’eventuale assistenza sanitaria in caso di incidenti, basti guardare quello che e’ accaduto di recente a M Grande ed anni fa nella stessa baia di M Piccola.
Gli sbarchi devono avvenire a M Grande e basta, a M Piccola si genera caos sullo Scoglio delle Sirene che, come detto sopra, e’ un luogo balneare e non un porto, e lungo le strade con i mezzi atti a trasportare gli sventurati sbarcati che hanno sicuramente piu’ disagi che vantaggi, questi ultimi solo degli operatori che imbarcando e sbarcando li non pagano tassa di sbarco.
Faranno ricorso al TAR come volte precedenti e finire’ tutto in una bolla con l’ennesimo favore a ditta che prenderà l’appalto e ennesima presa per i fondelli di chi paga concessioni per operare in quell’area che ormai e’ diventata un porto piuttosto che una zona balneare e con buona pace dei presunti ambientalisti che un giorno si e pure l’altro invocano all’area marina protetta.
Lo scalo di Scoglio delle Sirene dovrebbe servire solo ai locali, che siano noleggiatori o pescatori, ed ai tender degli yacht premesso che le dimensioni siano ragionevolmente piccole, automaticamente la cadenza degli sbarchi si diluirebbe in tempi che non darebbero fastidio ai bagnanti, purtroppo l’estrema ratio auspicata da Federico sopra, quella di bloccare del tutto l’imbarcadero, ormai e’ impossibile