Il racconto di un giovane caprese tra pernottamento last minute a Napoli, uno sguardo alle recensioni in rete e un appello alle istituzioni: “Aiutare gli abitanti dell’isola in caso di emergenza”
Mariano Vinaccia, giovane caprese, ha affidato ai social il racconto di quanto accaduto ieri sera, con la sospensione dei collegamenti marittimi tra Napoli e Capri, rendendo pubblica la sua vicenda personale, invitando i concittadini ad approfondire sempre le recensioni in rete e lanciando contemporaneamente un appello alle istituzioni.
“Voglio condividere – è l’incipit del testo di Mariano – una disavventura che mi è capitata ieri, tornando da Bologna verso la nostra amata isola di Capri. Immaginatevi la scena: arrivo a Napoli, pronto per imbarcarmi verso casa, e puff! Scopro che tutti i collegamenti marittimi per Capri sono sospesi. Forza maggiore, dicono. E io lì, con la valigia in mano, a dovermi trovare un alloggio a Napoli all’ultimo minuto”.
Prosegue Mariano: “Cercando una soluzione economica, non trovando quasi nulla di inferiore agli 80 euro, mi imbatto in una “super offerta” su Booking: sconto del 50% grazie a una promozione genius non rimborsabile; ma – sorpresona – per attivarla devo lasciare una cauzione di 200 euro, rimborsabile dopo un’eternità di 30 giorni lavorativi. Insomma, le mie opzioni erano: 1) accettare e sperare per il meglio; 2) pagare il prezzo pieno senza cauzione; 3) rinunciare ai soldi già spesi per una prenotazione non rimborsabile. Alla fine, ho scelto la prima, ma con l’amaro in bocca”.
“Questa situazione – aggiunge Vinaccia – mi ha fatto riflettere su quanto sia urgente per il comune di Capri trovare soluzioni per aiutare i cittadini capresi in queste situazioni di emergenza”.
“Ecco qualche idea:
1. Rimborso spese: il Comune potrebbe rimborsare le spese extra sostenute per alloggio e vitto a chi si trova bloccato fuori dall’isola a causa di sospensioni dei collegamenti marittimi.
2. Assicurazione contro sospensioni: stipulare polizze assicurative per i residenti, coprendo le spese in caso di interruzioni dei trasporti.
3. Incentivi per chi resta sull’isola: magari offrire sconti o voucher per servizi sull’isola a chi non può tornare a casa.
4. Convenzioni con alberghi: accordi con strutture ricettive a Napoli e Sorrento per offrire prezzi ridotti in queste emergenze”.
“E per finire, un piccolo consiglio: diffidate – scrive Mariano – delle recensioni troppo positive su Booking. La mia esperienza con il ClaPa Group Dislocated Hospitality (Gestione di diverse strutture su Napoli inserite su Booking) è stata tutt’altro che stellare, a dispetto delle buone recensioni su quel sito. Su Google, invece, le stelle scarseggiano e i commenti negativi abbondano.
“Dovremmo tutti poter contare su un supporto concreto quando ci troviamo in situazioni così stressanti”, conclude Vinaccia.