Inaugurata alla Certosa di Capri la mostra “Locus Solus/Solis” di Marco Bagnoli, a cura di Marina Guida

Inaugurata alla Certosa di Capri la mostra “Locus Solus/Solis” di Marco Bagnoli, a cura di Marina Guida

Inaugurata alla Certosa di San Giacomo sabato 27 aprile, tra l’entusiasmo del pubblico, e resterà visitabile fino al 7 giugno, la mostra Locus Solus/Solis” di Marco Bagnoli, a cura di Marina Guida

Il progetto, pensato specificamente per la Chiesa certosina d’impianto trecentesco, è organizzato dalla galleria torinese Giorgio Persano, da Studio Trisorio, e dall’Atelier Marco Bagnoli, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e con il patrocinio della Città di Capri.

Un percorso espositivo in cui ogni installazione è posta in dialogo con l’architettura e l’atmosfera mistica della sede, creando un’esperienza immersiva ed ipnotica. Tramite l’immagine evocativa di una mongolfiera che si innalza verso il cielo, la mostra suggerisce una prospettiva affascinante: il fuoco non solo come elemento distruttivo, ma soprattutto come motore di elevazione e trasformazione, elemento spirituale della consapevolezza e della conoscenza e via di accesso per una nuova dimensione percettiva.

Una particolare illuminazione della Chiesa ha reso fruibile la video-proiezione dell’opera: Corpo di Luce, una mongolfiera luminosa, collocata sulla navata centrale, in corrispondenza della monumentale installazione in bambù di oltre 6 metri ( Il Cielo copre, la Terra sostiene),  accompagnata da un tappeto sonoro che rievoca il verso delle rane ed il suono di un tamburo.

Il fuoco è il cardine simbolico della mostra. Elemento alchemico per eccellenza, in quanto riscalda, arde, distrugge, ma al tempo stesso purifica, sospinge verso l’alto, trasmuta.

Nel varcare la soglia della chiesa, l’occhio intercetta uno spazio in penombra, misterioso, coglie un gioco di forme, di profili che tendono verso l’alto susseguendosi nella navata in una prosecuzione senza soluzione di continuità. Un sentiero enigmatico in bilico tra visibile ed invisibile, immanenza e trascendenza, piano fisico e metafisico.

Il titolo doppio della mostra (Locus Solus/Locus Solis) rimanda ad una duplice interpretazione: il primo è ispirato al romanzo di Raymond Russel,  nella triplice accezione  di “luogo solitario”, “luogo singolare” o “luogo unico”. Il secondo titolo si riferisce invece ad un luogo di ricerca interiore e di illuminazione spirituale, un’indicazione di quella Porta-del-Sole di cui scrisse Ananda K. Coomaraswamy nel suo saggio “The “E”at Delphi. 

L’ idea del “Locus Solus/Solis” è associata ad un luogo straordinario o fantastico, un ambiente che è altro rispetto alla realtà quotidiana. Un territorio diverso e remoto al quale si accede dal varco metafisico che invita ad esplorare nuovi orizzonti concettuali e a sfidare i confini convenzionali della percezione e della comprensione dei piani di esistenza. 

Marco Bagnoli, riesce a trasmettere un senso di spaesamento e di enigma attraverso opere che si fondono armoniosamente con l’essenza mistica del luogo. Un viaggio nel mistero e nel silenzio, che riporta alla mente la suggestiva memoria della Grotta Oscura oramai andata perduta, sulla quale fu edificata la Certosa di Capri, che porta con sé il sintomo dell’introspezione, del raccoglimento, come confà ad un recinto isolato nel significato originario della parola Certosa. 

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