La vicenda dei presunti abusi edilizi e delle presunte irregolarità negli atti autorizzativi al Nettuno beach club, il lido di Anacapri a due passi dalla Grotta Azzurra, ha occupato pagine di cronaca e tenuto banco per anni. Ieri è arrivata la sentenza che, forse, mette fine all’intera questione giudiziaria. Il Tribunale di Napoli ha disposto l’assoluzione dell’imprenditore Raffaele Perrella, il “re” della Fiera del Mobile di Riardo (Caserta) proprietario della struttura anacaprese, per non aver commesso il fatto, e ha condannato due tecnici a due mesi ciascuno pena sospesa. Già nel mese di maggio di quest’anno il Tribunale di Napoli aveva emesso una sentenza di prescrizione per la gran parte dei reati contestati a Perrella e ad altri numerosi imputati che rispondevano a vario titolo di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, abusi edilizi ed altro. In quella occasione l’intera struttura era già stata dissequestrata e restituita ai titolari sul presupposto, evidentemente, della legittimità dei lavori di riqualificazione effettuati. Era rimasta pendente una sola accusa di falso relativa ad una Scia presentata in variazione del progetto originario. Nella sentenza di ieri, pronunciata dalla prima sezione penale del Tribunale di Napoli, collegio A, presidente Maurizio Conte, sono stati condannati i due tecnici e, invece, assolto con formula piena Perrella per non aver commesso il fatto.