Sta per terminare un’altra stagione turistica; a fine di questo mese di ottobre si concludono per il 2024, i sette/otto mesi che abbiamo deciso debba essere la durata del periodo di attività turistica dell’isola; per i più sta per iniziare il lungo, noioso ed angosciante letargo invernale, per qualcun altro il lungo ma necessario e meritato riposo.
Con l’apparato produttivo quasi del tutto fermo, entriamo nel periodo che dovrebbe essere il più adatto per i bilanci, i consuntivi, gli esami, le analisi, le riflessioni, le decisioni, le scelte, non solo individuali ma anche e soprattutto collettive (da tempo ci siamo disabituati a questa pratica!) per cercare di dare slancio e smalto ad un sistema turistico che, ora più che mai, mostrando sempre più evidenti segni di involuzione, ha bisogno di riparare ai propri guasti con proposte, revisione, innovazione.
È pur vero che non disponendo dei necessari “numeri ufficiali” (è inammissibile e sarebbe il caso di provvedere al più presto!), nella migliore delle ipotesi, saremmo in grado di fare consuntivi tutt’altro che puntuali e circostanziati ma con l’approssimazione che deriva dal fatto di dover considerare di carattere generale, casi singoli, sensazioni o situazioni personali, valutazioni di parte.
A prescindere da analisi quantitative e qualitative circa l’affluenza, la permanenza, la provenienza e quant’altro dei nostri ospiti, la stagione si chiude e ci lascia i medesimi problemi, ancora più esasperati, di cui l’isola soffre da anni (trasporti marittimi, mobilità e traffico, area portuale, assetto del territorio, balneazione, allungamento stagione turistica, solamente per citarne quelli più avvertiti e percepiti).
Nei mesi scorsi intanto c’è stata una importante novità che dà fiducia e speranze per un futuro prossimo più promettente ed interessante per l‘isola; è il nuovo “clima” di relazioni e rapporti tra pubblico e privato, il nuovo “spirito” collaborativo, il diverso approccio alle problematiche con la disponibilità e il coinvolgimento necessari (particolari che hanno fatto presa sulla cittadinanza e favorito il consenso elettorale) con cui le rinnovate compagini amministrative isolane nate dalle elezioni amministrative di giugno scorso, si sono impegnate ad operare per affrontare e dar soluzione alle questioni più complesse; basta poi amministrare con ”navigazione a vista”, senza alcuna prospettiva sia a breve che a lungo termine.
Da una parte le Amministrazioni con questo diverso modo di proporsi e dall’altra gli operatori del sistema turistico isolano (anch’essi con le proprie colpe per le mancanze attuali: sovente defilati, immancabilmente presenti solo quando hanno temuto per qualche proprio specifico interesse) che vedrebbero accolte le istanze che hanno di frequente sollecitato: la mancanza di ascolto e dialogo; entrambe le parti in sinergia e con approccio, stimoli e motivazioni rinnovate, potrebbero dar seguito ad un modo di operare che porti a decisioni, scelte ed interventi solleciti e condivisi.
Si presenta quindi un’occasione assolutamente da non perdere.
Ci si attivi già dal prossimo mese di novembre con l’obiettivo di individuare tra le tante, le problematiche che a giudizio comune meritano una priorità di intervento e per ognuno si costituisca un “tavolo di lavoro” (non di “concertazione” considerato il sistematico fallimento che finora si è registrato per tutti quelli fin qui istituiti) con il compito di individuare e proporre soluzioni che siano le più opportune e condivise e con l’obiettivo di renderle operative già dalla prossima stagione turistica.
È solo una proposta di lavoro; ve ne possono essere tante altre, altrettanto valide e condivisibili; ritengo però importante non lasciare che ancora cinque/quattro mesi trascorrano, come accaduto da molti anni a questa parte, senza che si sia mai trovato il tempo e la volontà di affrontare alcunché; ciascuno di noi si faccia carico della responsabilità, che non può più delegare, di essere cittadino di quest’isola.
Un pensiero su “L’intervento: “Turismo, è sempre più fondamentale la sinergia tra pubblico e privato per interventi e decisioni condivise””
Sempre fluenti e corretti gli interventi dell’Ing Gargiulo, mi sfuggono le proposte e altrettanto mi sfugge cosa di nuovo abbiano fatto le novelle amministrazioni in questi mesi di inizio governo, puntualmente ci si ritrova a fare i conti con numeri eccessivi e disagi che crescono in misura esponenziale ma di proposte non ne leggo se non quelle del duce del comune di sopra che ancora indeciso se indossare una corona e impugnare uno scettro o forse intento nel disegno di un alabarda di propria e sola iniziativa, per la serie della concertazione, avanza improponibili campi boa o missive personali al primo ministro.
Ingegnere sempre piacevole leggere i Suoi scritti utopici, nel prossimo qualche proposta magari?
Sempre fluenti e corretti gli interventi dell’Ing Gargiulo, mi sfuggono le proposte e altrettanto mi sfugge cosa di nuovo abbiano fatto le novelle amministrazioni in questi mesi di inizio governo, puntualmente ci si ritrova a fare i conti con numeri eccessivi e disagi che crescono in misura esponenziale ma di proposte non ne leggo se non quelle del duce del comune di sopra che ancora indeciso se indossare una corona e impugnare uno scettro o forse intento nel disegno di un alabarda di propria e sola iniziativa, per la serie della concertazione, avanza improponibili campi boa o missive personali al primo ministro.
Ingegnere sempre piacevole leggere i Suoi scritti utopici, nel prossimo qualche proposta magari?