Il recupero nei giorni scorsi dai fondali di Capri di blocchi di ossidiana facenti parte, secondo le indagini, di un carico perso da una nave in epoca Neolitica, è di notevole importanza per l’isola e per la sua storia. Approfondiamo la notizia con questo breve focus.
CHE COSA E’ L’OSSIDIANA. L’ossidiana è una pietra di origine vulcanica con una determinata composizione chimica. Il magma fuoriuscito dal vulcano, una volta raffreddatosi, diventa pietra, anzi vetro, vetro nero e lucente.
A COSA SERVIVA E PERCHE’ E’ IMPORTANTE Durante l’ultima fase dell’Età della Pietra, quella che chiamiamo Neolitico, l’uomo preistorico, fino ad allora cacciatore e nomade, scopre l’agricoltura e l’allevamento e comincia a costruire villaggi. Qui, i nostri progenitori affinano l’ingegno e scoprono qualcosa che veniva loro in aiuto: l’ossidiana. Essa si scheggia facilmente e lavorata, dà origine a manufatti affilati e taglienti. Utilissima quindi per produrre utensili e armi per la caccia. Nel Mediterraneo, grossi giacimenti di ossidiana erano a Palmarola, Pantelleria, Lipari ed in alcune isole della Sardegna; gli abitanti di quelle isole diedero inizio ad un fiorente commercio.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE PER LA STORIA DI CAPRI. Blocchi di ossidiana e migliaia di manufatti tra cui 800 strumenti finiti (punte di lance, etc.) furono rinvenuti nella seconda metà dell’Ottocento anche a Capri, da Ignazio Cerio in una sua proprietà in località Le Parate e testimoniano la presenza – circa 7000 anni fa – di una officina di taglio e quindi di un insediamento preistorico in quella zona. Ma da dove prendevano gli uomini preistorici isolani l’ossidiana, pietra vulcanica assente sull’isola? Ebbene, gli studi e le analisi chimiche effettuate hanno stabilito che l’ossidiana rinvenuta a Capri proveniva dalle isole Eolie, da Lipari e pertanto certificano la presenza di uomini che viaggiavano, commerciavano e scambiavano prodotti anche con posti non esattamente vicini e facilmente raggiungibili con i mezzi dell’epoca. Parte di quei blocchi, di quegli oggetti e tanto altro sono conservati e possono essere ammirati nella Sala di Preistoria del Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio.
Nelle foto: un blocco di ossidiana e una punta di freccia di ossidiana esposti nella Sala di Preistoria del Museo del Centro Caprense.