L’uccisione di un gabbiano con furiosa rissa sulla spiaggia di Capri fu lo “spunto” per una maxi-inchiesta per droga che ha portato ora a 15 arresti tra Napoli e provincia

L’uccisione di un gabbiano con furiosa rissa sulla spiaggia di Capri fu lo “spunto” per una maxi-inchiesta per droga che ha portato ora a 15 arresti tra Napoli e provincia

Ricordate la storia del gabbiano ucciso a colpi di sassi sulla spiaggia di Marina Grande a Capri? Ne parlarono tutti i media e furono diffuse anche le immagini sui social. La vicenda fece molto scalpore. Era l’estate del 2021: un gabbiano “rubò” un panino a un bambino, il capofamiglia insieme ai suoi parenti per vendetta prese delle pietre e colpì ripetutamente il volatile fino a ucciderlo. La scena scaturì una rissa tra napoletani e spagnoli mentre un uomo che vive a Capri, che non c’entrava nulla con le due comitive ma era intervenuto solo per dividere, rimase ferito in modo serio a un polpaccio. Tutti i protagonisti di quella brutta storia furono ovviamente identificati. Tra loro un 46enne napoletano, ritenuto il principale responsabile della morte del gabbiano, che oggi è stato arrestato per tutt’altre vicende nell’ambito di una maxi-inchiesta che ha portato a misure cautelari per 15 persone tra Napoli e la provincia.

La cosa particolare è che fu proprio la rissa per l’uccisione del gabbiano a condurre la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, sotto la direzione della Dda partenopea, sulle piste del principale indagato nel procedimento che ha portato all’alba di oggi all’arresto di 15 persone ritenute appartenenti a due diversi gruppi criminali dediti al traffico internazionale di droga. L’uomo, A.C., 46 anni, è stato identificato anche grazie alla sua partecipazione a quel singolare evento di cronaca a Capri: i finanzieri e i poliziotti che lo stavano cercando lo hanno localizzato e pedinato, fino all’arresto odierno. Al 46enne sono stati sequestrati a Napoli un bar e una pizzeria, all’interno della quale teneva summit e incontri con i clienti interessati ad acquistare la sua droga, e anche una Jeep Renegade, una Smart e uno scooter Honda SH150.

Le due organizzazioni criminali, una satellite dell’altra, operanti a Napoli e a Torre Annunziata, sono state sgominate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico), che, coordinati dalla Dda partenopea (pm Ida Teresi e Alessandra Converso), hanno eseguito 15 arresti.

I reati contestati, a vario titolo, agli indagati sono associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, ricettazione, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da fuoco, accensioni ed esplosioni pericolose e trasferimento fraudolento di valori.

Un pensiero su “L’uccisione di un gabbiano con furiosa rissa sulla spiaggia di Capri fu lo “spunto” per una maxi-inchiesta per droga che ha portato ora a 15 arresti tra Napoli e provincia

  1. E per aver ucciso il gabbiano, niente? Che oltretutto è una specie protetta.
    La fauna umana che arriva qui fa paura. Stamattina ho visto uno iperforzuto con canottiera nera con immagine di corna di demonio o di animale non so, tatuaggi su braccia e spalle e una quintalata di oro , tra bracciali e collane. La tipica iconografia di un camorrista picchiatore.

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