Passato il G7 torna l’emergenza sanità a Capri: domenica infernale, una sola ambulanza non riesce a far fronte alla mole di chiamate, 118 nel caos

Passato il G7 torna l’emergenza sanità a Capri: domenica infernale, una sola ambulanza non riesce a far fronte alla mole di chiamate, 118 nel caos

Passato il vertice G7 che aveva visto a Capri la presenza di numerose unità di soccorso medico e sanitario, ambulanze, moto ed elicottero, l’isola è tornata a fare i conti con i problemi di sempre. Su tutti la carenza di risorse per il servizio 118, esplosa nella sua interezza in questa domenica di caos sanitario. L’intera isola di Capri dispone di un solo equipaggio di ambulanza per le emergenze, con personale molto qualificato e disponibile che non ha alcuna colpa o responsabilità per questa situazione. Stamattina sono giunte alla centrale del 118 numerosissime chiamate per richieste di interventi dalle più disparate zone sia di Capri che di Anacapri ma l’unica ambulanza, non potendo fare i miracoli, è riuscita ad intervenire solo sui casi ritenuti più gravi tra cui un codice rosso. Gli altri ovviamente sono finiti in coda, con tempi di attesa lunghissimi. A Marina Grande un soccorso è stato effettuato oltre due ore dopo la richiesta. Ad Anacapri un turista ferito ha atteso alcune ore, ma poi visto che l’ambulanza non arrivava perché impegnata su altri interventi è dovuto ricorrere a un taxi in emergenza (nella foto) per essere portato in ospedale. Così non va proprio. Il direttore generale ASL Napoli 1 Ciro Verdoliva e il direttore del 118 Giuseppe Galano hanno il dovere di intervenire subito e destinare a Capri una seconda ambulanza e una moto, oltre all’attivazione di un posto medico fisso sul porto. La scritta a caratteri cubitali “Capilupi Hospital” rappresenta un’offesa per tutti se i servizi non funzionano a dovere.

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