Presentato lo studio ”Overtourism e strategie di contenimento: il caso Capri”. Ecco i punti salienti

Presentato lo studio ”Overtourism e strategie di contenimento: il caso Capri”. Ecco i punti salienti

”Oltre 2 milioni di turisti visitano Capri ogni anno e, per ogni pernottante, ci sono 10 escursioni che raggiungono l’isola e la lasciano in giornata. L’ecosistema è sotto pressione”. A spiegarlo è stato il professor Antonio Preiti, economista e docente dell’università di Firenze, presentando una sintesi del suo studio ”Overtourism e strategie di contenimento: il caso Capri”, nel corso del convegno svolto ieri a Capri. Nel 2023 si registra un indice di 1.215 turisti per chilometro quadrato. Il valore supera significativamente la soglia di riferimento (1.000), punto critico per molte destinazioni turistiche. L’isola azzurra è passata dai 2 milioni di passeggeri in arrivo nel 2013 ai 2.700.000 nel 2023, con un incremento del 24%, senza registrare particolari variazioni negli sbarchi di pendolari e residenti.

Da questa analisi emergono alcuni dati particolarmente significativi: Capri, che negli ultimi anni ha avuto un aumento del 24% degli arrivi (dai 2,06 milioni di passeggeri del 2013 si è passati ai 2,7 milioni del 2023) è la località turistica con il più alto indice di densità turistica (1.200 persone per chilometro quadrato in alta stagione, dato mai riscontrato sinora in altre località turistiche). I turisti sono passati da 1.646.000 nel 2013 a 2.340.000 nel 2019 (+ 23%), fino a raggiungere i 2.275.000 nel 2023. A parte i picchi pre-pandemia, nel 2023 gli escursionisti (arrivi e partenze in giornata) sono 2.075.000, mentre nel 2014 erano 1.584.000, mentre i pernottanti sono 199.000 nel 2023 ed erano 196.000 nel 2014. Quindi gli escursionisti rappresentano il 91% del totale dei visitatori rispetto al 9% dei pernottanti, per cui ci sono oltre 10 escursionisti per una persona che pernotta sull’isola. Il rapporto tra escursionisti e pernottamenti nell’isola di Capri nel periodo 2014/2023 è passati da 8,1 a 10,4.

In netto aumento anche gli arrivi di turisti stranieri a Capri con imbarcazioni private e triplicati i pernottamenti in strutture extralberghiere, mentre calano le presenze negli hotel. Questi numeri hanno ripercussioni significative su ”infrastrutture e servizi dell’isola” che ”devono far fronte a più del doppio della popolazione residente. Ne derivano sfide significative nella gestione di acqua, rifiuti, trasporti e altri servizi essenziali” aggiunge il professor Preiti. ”L’elevato numero di turisti rispetto ai residenti- conclude la relazione – mette sotto pressione l’ecosistema dell’Isola. Un alto tasso di intensità turistica influenza negativamente l’esperienza dei visitatori, oltreché impattare nella vita dei residenti”.

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