Proiezione sui Faraglioni in occasione del G7, protesta Asso Charter
“Parliamo degli stessi Faraglioni da tutelare in zona rossa della Amp?! Complimenti per la coerenza”. Asso Charter Isola di Capri commenta, con queste parole pubblicate sulla propria pagina Facebook, la determinazione del Comune di Capri con la quale è stata affidata a una ditta napoletana la realizzazione di uno spettacolo pirotecnico musicale e la proiezione sui Faraglioni del logo del G7 durante il vertice ministeriale che si terrà dal 17 al 19 aprile.
Sinceramente capisco il timore dell’Asso Charter verso l’area marina protetta (che io auspico), ma polemizzare su un’innocua proiezione luminosa sui faraglioni (cosa peraltro già abbondantemente vista) mi sembra una polemica altamente ridicola, con il solo fine di attaccare sempre e comunque la costituenda AMP.
Massimo non credo il timore di Assocharter riguardare “danni” derivanti dalle proiezioni ma questione di principio, allo stesso modo di chi pensa che il passaggio delle barche attraverso le famose rocce rechi danni che invece le forze della natura non recherebbero. Sempre a mio modesto ed ignorante parere si tratta di coerenza mentre, come al solito, ci si inchina davanti ai potenti e si fa la voce grossa coi piccoli.
La AMP credo siamo in tanti a volerla ma che sia strumento di reale salvaguardia dell’isola e non una semplice serie di divieti per alcune categorie e poi liberi tutti ad altri, non saranno i gozzi a far crollare i Faraglioni ne’ a strappare la posidonia (che già da decenni ha cominciato a scarseggiare cosi come i ricci di mare ma di questo nessuno fa menzione) nè a creare altri danni, la natura fa il suo corso e se poi sono i natanti a danneggiare la natura allora alzate la voce anche quando le imbarcazioni di Aponte & C vi portano 700 (!!!) a viaggio ed entrano o escono dal porto a velocità prossime a quelle di crociera.
p.s. spiegateci anche chi farebbe si che le limitazioni della AMP vengano rispettate, a quel punto poi chiederei perché costoro non lo avrebbero fatto negli ultimi 20 anni in modo che non si dovesse arrivare all’estrema ratio