Sanità: ambulanza no stop, 11 richieste di intervento al 118 a Capri nell’arco della giornata domenicale

Sanità: ambulanza no stop, 11 richieste di intervento al 118 a Capri nell’arco della giornata domenicale

Ambulanza no stop a Capri e Anacapri. Nella giornata di domenica 21 aprile, sono state ben 11 nell’arco delle dodici ore le richieste di intervento al 118 per persone infortunate o colte da malore. L’unico equipaggio di ambulanza presente sul territorio per la rete dell’emergenza, in pratica, per gran parte della giornata non è stato fermo un secondo dovendo far fronte ad un numero impressionante di richieste, alcune delle quali giunte in contemporanea. La priorità è stata data ai codici rossi, mentre in coda la centrale ha messo gli interventi ritenuti meno urgenti ma comunque importanti. Alcuni pazienti hanno dovuto attendere oltre due per ore per ricevere assistenza e soccorso visto che l’unica ambulanza era già impegnata su altri target, mentre in due casi i tempi di attesa lunghissimi hanno indotto al trasporto al pronto soccorso con mezzi autonomi senza aspettare l’arrivo sul posto della squadra di soccorso. Immancabili, ovviamente, le proteste e le polemiche per una rete emergenziale che funziona male, non per colpa degli operatori presenti sul posto che anzi si fanno in quattro per far fronte a tutte le criticità ma per un sistema errato che ignora le reali esigenze del territorio. Agli 11 interventi vanno aggiunti anche altri tre casi di pazienti soccorsi sul porto di Marina Grande per malori legati alle condizioni meteomarine. Numeri, come si può vedere, da non sottovalutare, che impongono più di una riflessione. In primo luogo è palese che una località come Capri, che raggiunge già a primavera numeri importanti di presenze turistiche, lavoratori pendolari, lavoratori stanziali, ai quali si sommano i residenti, non può reggersi su una sola ambulanza del 118, considerata anche la morfologia del territorio che richiede tempi di intervento molto più lunghi rispetto ad una qualsiasi. Per cui è necessario che l’Asl Napoli 1 provveda a potenziare gli equipaggi inviando una seconda ambulanza, anche non medicalizzata, oltre che una moto per consentire soccorsi tempestivi. E in più va attivato un presidio di primo soccorso con medico a Marina Grande, che possa assicurare un intervento immediato in caso di emergenza sanitaria in quella zona altamente frequentata e nello stesso tempo possa alleggerire il carico dell’ambulanza del 118 nel resto dell’isola.

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