Il contingente italiano Unifil restera’ nel sud del Libano. Lo ha detto Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, intervenendo (in collegamento video) al 39esimo convegno di Capri dei Giovani di Confindustria. ‘Siamo in contatto costante con tutte le autorita’ per avere informazioni. Una cosa e’ certa i soldati italiani non si muovono, sono li’ per portare la pace. Nessuno puo’ permettersi di attaccare soldati italiani che stanno facendo il loro dovere’, ha detto Tajani tra gli applausi della platea della sala teatro del grand hotel Quisisana di Capri, ribadendo che ‘il contingente si ferma’, a meno che non ci sara’ ‘una decisione diversa delle Nazioni Unite’. In merito agli attacchi alle postazioni Unifil da parte dell’esercito israeliano, ‘credo che arriveranno i risultati dell’indagine che Tel Aviv deve fare sui propri militari che operano in quella parte del Libano meridionale, capire perche’ si e’ sparato contro un muro di cinta della caserma italiana, perche’ si sono attaccati reparti Unifil non italiani. Vogliamo spiegazioni e aspettiamo le scuse’, ha aggiunto Tajani.
