Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città italiane saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli –- che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese.
Le Giornate FAI di Primavera in Campania vedono coinvolte le 5 province con percorsi guidati e aperture di luoghi speciali che il pubblico potrà visitare accompagnato dai Narratori e Volontari del FAI, da studenti universitari e Apprendisti Ciceroni. Il prezioso contributo dei giovani a diffondere la conoscenza e la storia della bellezza del nostro territorio, prosegue anche quest’anno.
Il programma delle Giornate FAI di Primavera a Napoli e in Campania è stato presentato presso la Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo da Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, e Michele Pontecorvo Ricciardi Presidente Regionale FAI Campania.
Presenti anche i rappresentanti delle Delegazioni di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e Napoli insieme ai delegati dei Gruppi FAI, FAI Giovani e FAI Ponte tra culture.
“Questa edizione 2025 delle Giornate FAI festeggia l’importante traguardo dei 50 anni della Fondazione, e arriva in un momento in cui l’armonia generata dall’attività di volontariato ha permesso di acquisire una concretezza più forte sul territorio e di raccogliere traguardi sempre più importanti – dichiara Michele Pontecorvo Ricciardi Presidente Regionale FAI Campania – Il FAI in Campania sta, infatti, coinvolgendo tutte le realtà istituzionali del territorio, a partire da Napoli fino alle province. Ci auguriamo che questa sinergia, arricchita da nuove collaborazioni, ci permetta di raggiungere sempre nuovi obiettivi e numeri rilevanti di visitatori, continuando a sollecitare la cittadinanza attiva verso quel civile servizio che è la somma del nostro volontariato dopo mezzo secolo di attività”.
“Il fiore all’occhiello delle giornate del FAI è la sterminata apertura di grandi luoghi del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese e della nostra città. Il FAI è un modello per noi e il Comune di Napoli ha un rapporto di grande sinergia con il Fai – afferma Sergio Locoratolo Coordinatore delle Politiche culturali del Comune di Napoli – Quest’anno, tra l’altro, per la prima volta il Comune diventa associato al FAI con quale abbiamo già sviluppato delle collaborazioni importanti, ricordo, ad esempio, per il decennale della morte di Pino Daniele l’organizzazione degli itinerari sui luoghi della sua vita, ma anche tante altre cose. Il FAI oltre ad essere un modello è per noi anche uno sprone. È un modello perché chiaramente rende accessibili alla popolazione le meraviglie che sono contenute in questo grande patrimonio di cui noi disponiamo. È uno sprone perché le istituzioni devono fare in modo che queste aperture che sono straordinarie possano diventare ordinarie, cioè l’accessibilità del patrimonio culturale deve essere un punto fermo per le istituzioni. Noi come Comune di Napoli stiamo lavorando anche su siti particolari, penso al Maschio Angioino, penso al Castel dell’Ovo, con interventi strumentali e funzionali ad un’apertura che speriamo poi sarà definitiva”.
Oltre 40 saranno i siti aperti in Campania molti dei quali apriranno eccezionalmente le loro porte per permettere ai visitatori di scoprire ville e palazzi storici, aree archeologiche e templi, cattedrali e chiese, castelli, collezioni d’arte e musei, giardini, orti botanici e parchi. Un’occasione straordinaria per visitare e andare alla scoperta di luoghi insoliti, spesso non accessibili, di importanza paesaggistica e storico-artistica del nostro territorio.
Sul sito delle Giornate FAI di Primavera è possibile consultare orari, giorni di visita, modalità di partecipazione e gli approfondimenti sui luoghi: www.giornatefai.it (l’accesso ad alcuni siti è riservato agli iscritti al FAI).
SULL’ISOLA DI CAPRI VISITA A VILLA MEINE WELT
Il Gruppo FAI Isola di Capri nel comune di Anacapri porterà i visitatori alla scoperta in esclusiva di Villa Meine Welt che rappresenta uno splendido esempio di architettura Liberty.
La storica villa, dal fascino indefinibile, è nascosta nel cuore di Anacapri, a pochi metri da Piazza Caprile. Il suo aspetto attuale risale probabilmente agli inizi del XX secolo, quando venne aggiunta una struttura a forma di torre, che in origine costituiva l’ingresso principale.
Inizialmente, si trattava forse di un semplice complesso rurale appartenente a un proprietario terriero, trasformato poco prima della Prima Guerra Mondiale, nel 1913, in una villa unica nel suo genere. In quegli anni, la proprietà apparteneva probabilmente al dottor Rispoli, che la concesse in affitto nei decenni successivi.
Tra il settembre 1924 e il 1925 vi soggiornò il pedagogo tedesco Ludwig Gurlitt (1855–1931), giunto a Capri sia grazie a suo padre, il pittore Louis Gurlitt, già conoscitore dell’isola, sia grazie alla seconda moglie Emmy, profonda conoscitrice del luogo. Quest’ultima, durante un precedente matrimonio, aveva già frequentato gli ambienti artistici legati al pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach e all’artista Alfred Sohn-Rethel, entrambi residenti a Capri e Anacapri per alcuni periodi. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, la villa rimase associata al nome Rispoli. Negli anni ’60 ospitò una stazione dei Carabinieri, fino a quando, nei primi anni 2000, la villa venne divisa in cinque appartamenti, poi venduti a degli appassionati dell’isola di Capri.
GIORNI E ORARI VISITE A VILLA MEINE WELT (non è richiesta la prenotazione)