Totani locali sempre meno presenti sulle tavole dei capresi: colpa dei tonni, dei delfini e dell’acqua troppo calda

Totani locali sempre meno presenti sulle tavole dei capresi: colpa dei tonni, dei delfini e dell’acqua troppo calda

I totani preparati al sugo o bianchi, in umido o fritti, come primo con gli spaghetti o come secondo con le patate, da sempre sono piatti tipici delle storiche famiglie di Capri, soprattutto di Marina Grande, ma anche della Costiera Amalfitana e in particolare di Praiano.

L’avvocato Claudio Botti, sul Corriere del Mezzogiorno, scrive: “Una mattina vidi dei meravigliosi totani pescati nelle acque del Golfo. Non ho resistito alla tentazione, ne ho comprati un paio di chili ed appena rientrato a casa ho indossato il grembiule, interrotto l’astinenza cucinatoria, e ho preparato un magnifica cena a base di totani e patate. Una ricetta fantastica che ho imparato ad apprezzare nelle fresche serate di settembre a Capri. Dopo che la statua della Madonna della Libera ha attraversato in processione la Marina Grande, portata a spalla dai pescatori e salutata dalle sirene di tutte le barche ormeggiate, si torna a casa, in attesa dei fuochi pirotecnici di mezzanotte, per celebrare il consueto rito, quasi orgiastico, dell’abbraccio in tegame tra i totani e le patate. La ricetta è nata tantissimi anni fa sull’Isola azzurra , una intuizione delle mogli dei pescatori che da metà agosto fino ad ottobre inoltrato beneficiavano di abbondanti catture di questi ottimi cefalopodi, eclettici protagonisti di tanti piatti prelibati. Come già accaduto per la torta di mandorle e cacao, conosciuta d’altronde nel mondo come Caprese, e con il liquore limoncello, è sempre viva un’antica disputa con i dirimpettai delle Costiere sorrentina e amalfitana, in particolare con i Positanesi, per attribuirsi la primogenitura di questa ricetta. Sono senz’altro di parte, ma penso che non c’è partita, ma ancora una volta dalla terraferma si prova a sfidare, con un po’ d’invidia, la unicità incomparabile dell’ “Isola” anche per la sua tradizione culinaria”.

Il problema, ora, è che è sempre più difficile trovare totani locali sulle tavole. Le uscite serali dei pescatori alla ricerca dei totani sono ormai centellinate. La pesca del totano è diventata molto rara, da qualche anno la presenza di questo prelibato mollusco cefalopode nelle acque dei golfi di Napoli e Salerno ma in generale di tutta la costa italiana si è più che dimezzata. Colpa, secondo gli esperti, dei delfini, dei tonni e del surriscaldamento del mare.

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